Di Luca Giorgini, Ludovica Costantino, Manuela Petrucci
In questo testo, gli autori spiegano in modo semplice ma non superficiale le patologie legate ad uno scorretto rapporto con il cibo che affondano le loro radici nelle fasi dell’allattamento e dello svezzamento. Tali momenti della vita di un bambino sono cruciali in quanto se non si crea un rapporto empatico con chi gli somministra il cibo, se tale atto viene espletato in modo meccanico o con modalità eccessivamente ansiose, il piccolo potrebbe non sviluppare un rapporto positivo con il genitore fino ad arrivare alla “pulsione di annullamento” quando tale contatto si rivelasse deludente.
Se la personalità del bambino non si sviluppa in modo corretto, arrivato alla pubertà, potrebbe sviluppare patologie legate ad un rapporto conflittuale con il cibo come l’anoressia, la bulimia o l’obesità. Le prime due sono facce della stessa medaglia dove la prima si traduce in un controllo quasi ossessivo per le calorie e un tentativo di mortificare il corpo fino a quasi farlo sparire, talvolta con esiti tragici; la seconda si manifesta alternando grandi abbuffate e vomito indotto per il senso di colpa che deriva dall’aver perso il controllo sul cibo. Anche l’obesità, che a prima vista potrebbe sembrare meno grave rispetto alle prime due, dovrebbe essere trattata non solo a livello di riduzione materiale del peso corporeo ma anche come disturbo psicologico.
Nel testo vengono anche trattati i modelli della società moderna che possono accelerare l’insorgenza di tali malattie come quelli legati al mondo della moda, della danza e delle palestre ( quando il raggiungimento della forma fisica diventa un’ossessione). Nell’ultima parte vengono illustrate brevemente anche le modalità con cui dovrebbe essere fatta la psicoterapia che non deve mai essere disgiunta dall’intervento sul corpo dei malati che talvolta si rende necessaria per salvare loro la vita. Sono riportati inoltre numerosi esempi e testimonianze di diretti interessati che fanno toccare con mano la drammatica situazione di queste persone.
Un libro che consiglierei a tutti ma soprattutto a genitori, insegnanti e educatori in genere perché riuscire a cogliere le spie di tali problematiche potrebbe aiutare ad intervenire prima che la situazione precipiti e diventi difficilmente curabile
