I compiti per le vacanze

Sui compiti da assegnare per le vacanze esistono tra i docenti opinioni discordanti.

Ci sono insegnanti convinti che l’estate sia sacra e che quindi non bisogna gravare i ragazzi e i genitori con tediose richieste di compiti a casa; quelli che chiedono soprattutto di leggere libri e, eventualmente, compilare una scheda di lettura; oppure docenti che sono dell’idea che tre mesi senza aprire un libro siano decisamente troppi e hanno cura di scegliere e caldamente consigliare un testo per le vacanze dove i ragazzi possano ripassare e consolidare gli argomenti principali svolti nel corso dell’anno.

Se prevale quest’ultima opzione, in ogni classe in genere sono presenti almeno tre o quattro ragazzi coscienziosi che completeranno, lavorando regolarmente per tutto l’arco dell’estate, il testo assegnato e arriveranno a settembre pronti per affrontare il nuovo anno scolastico. Forse altri sette o otto alunni cercheranno di svolgere il lavoro assegnato con alterna fortuna, costretti a tralasciare una parte consistente del libro in quanto, a loro dire, troppo difficile.

Infine, se vi troverete a fine agosto in una località di mare, sarà possibile assistere a dialoghi di questo tipo tra le madri presenti:

Mamma poco abbronzata: “Ma a te quante te ne mancano?”

Mamma molto abbronzata: “Io ne ho ancora metà. E a te?”

Mamma poco abbronzata: “Io mi ci sono messa nelle ultime settimane e l’ho quasi finito”

Mamma molto abbronzata:“Brava! Quest’anno hai lavorato bene! Io mi sono scocciata con questa storia. Ora lo faccio finire a lui. Io a scuola ci sono già stata…”

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